15/10/2014 - Comunicato della Camera Penale di Milano


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IL CIE DI MILANO DIVENTA UN CENTRO DI ACCOGLIENZA

La Camera Penale di Milano aveva tante volte manifestato preoccupazione e dissenso a fronte della possibile riapertura del CIE di Milano.

Luogo di detenzione a tutti gli effetti, in assenza di reati, e luogo dove i diritti umani e di difesa erano quotidianamente calpestati in nome della necessità di una identificazione ai fini dell'espulsione che spesso non arrivava mai.

Impossibile non prendere dure posizioni di fronte a privazioni della libertà che potevano proseguire senza un titolo fino a 18 mesi.

Apprendiamo oggi, con grande soddisfazione, che il CIE di Milano cesserà di essere un luogo di inutile detenzione e violazione dei diritti umani per trasformarsi in un luogo dove verranno ospitati i profughi. 

Non più una prigione, ma un luogo di accoglienza, grazie ad una convenzione firmata ieri dal Comune di Milano, che ha preso in carico, con questa finalità, la struttura.

La Camera penale presterà grande attenzione a che questa finalità non venga travolta e che non si avviino procedure di identificazione tramite prelievo forzoso delle impronte digitali, vietate sia dai principi costituzionali che dalle norme nazionali, e non consentite nemmeno dall’operazione europea in corso denominata Mos Maiorum. Occorre invece ripensare alle politiche europee in materia di asilo e di protezione umanitaria al fine di garantire ai profughi il pieno rispetto dei loro diritti fondamentali.

 

Milano, 15 ottobre 2014.