04/10/2023 - PRESENTAZIONE DELLO SCHEMA OPERATIVO SULLA GIUSTIZIA RIPARATIVA

Il 3 ottobre 2023 ore 14.30, presso la Biblioteca Ambrosoli – Palazzo di Giustizia di Milano, è stata indetta la conferenza stampa per la presentazione dello schema operativo sulla giustizia riparativa, il cui contenuto è stato elaborato da un gruppo di lavoro di avvocati e magistrati, con l’intento di dare attuazione uniforme alle nuove norme.
Dallo scorso 30 giugno è infatti entrata in vigore la disciplina organica della giustizia riparativa, delineata nel Titolo IV del d.lgs. n. 150/2022; lo schema è stato elaborato nella consapevolezza che gli effetti applicativi nel procedimento penale e nella fase dell’esecuzione della pena entreranno a regime una volta concluso l’articolato iter burocratico, finalizzato alla costituzione delle infrastrutture organiche e giuridiche.
In questo periodo di attesa trova spazio il primo schema operativo per l’applicazione dell’istituto, il quale potrà utilizzare, per la sua attuazione, i già avviati centri di mediazione penale, presenti nel territorio lombardo.
Consapevoli dell’esistenza, su fronti differenti, di forti resistenze a tale riforma legislativa, ci preme evidenziare la significativa portata evolutiva dell’istituto, costituendo la giustizia riparativa un’opportunità, su base volontaria, per i protagonisti del procedimento penale.
Infatti, il percorso di giustizia riparativa, se richiesto, si concretizzerà in un dialogo riparativo tra la vittima, la persona indicata quale autore dell’offesa ed eventualmente la comunità, che si ritroveranno a partecipare attivamente e insieme alla risoluzione delle questioni derivanti dal fatto per cui si procede, attraverso un dialogo condotto con l’aiuto di mediatori esperti.
Un metodo, questo, che ha anche la finalità di promuovere un processo di responsabilizzazione degli autori di condotte illecite, con l’ambizione di ridurre il tasso di recidiva aumentando, così, il livello di sicurezza sociale all’interno di una comunità.
Vanno assolutamente salvaguardate in tale contesto le garanzie proprie del procedimento penale, garanzie che non dovrebbero essere compromesse data la libertà di adesione al percorso, scelta tra l’altro soggetta ad un giudizio di valutazione da parte dei mediatori circa la concreta fattibilità del programma da avviare.
Al percorso di giustizia riparativa dovrà essere garantita non solo la riservatezza nella comunicazione interna ed esterna degli atti ma, altresì, la professionalità dei mediatori e lo standard dei centri, in ragione dei riflessi applicativi di natura sostanziale e processuale.
Auspichiamo che avvocatura e magistratura vorranno approcciarsi positivamente e con attenzione alla materia, con la preventiva necessaria attività di formazione condivisa che organizzeremo a breve.
Proprio per verificare la tutela delle garanzie procedimentali, occorrerà un monitoraggio continuo per verificare le eventuali prassi operative che potrebbero discostarsi dallo spirito della riforma e dalle norme positive. Chiediamo, pertanto, la collaborazione dei colleghi in questa attività, invitandoli alla condivisione dei provvedimenti con il consiglio direttivo.